Nel potere si realizzano tre concezioni dominanti.
1) Elaborazione “PRODUTTIVA”. In questa condizione il potere non si limita a negare e approvare, bensì s’adopra nel pilotare la società verso la realizzazione di conoscenze che gli consentono d’auto alimentarsi e riprodursi.
2) Programmazione “OPPRIMENTE”. Questa fase è lo strumento di dominio che il potere manifesta e esercita attraverso leggi, apparati polizieschi e giudiziari che lo tutelano in cambio di loro protezione e guadagno.
3) Pianificazione “SCAMBISTA”. Il potere, tutelando se stesso, crea un mutuo accordo tra governanti che di volta in volta si scambiano benefici, prestazioni e servizi in cambio d’obbedienza e consenso che diviene un reale mutuo soccorso tra i “nuovi baroni e baronie”.
Proposta-
Qualunque via intrapresa può condurre a governi forti o deboli, dittatoriali, socialisti, democratici, liberisti…
Unica possibilità dei cittadini per tentare di sfuggire al “summa lex summa iniuria”, a mio avviso consisterebbe nel formare una repubblica presidenziale vera in cui alla decadenza del mandato, di chi si trova in carica, la possibilità di rielezione è abolita per aver già rivestito incarichi pubblici.
Inoltre, per impedire a forti gruppi economici d’imporre i loro veti, è necessario che tutti quelli che assumono il compito di gestire la “res pubblica” devono dimostrare di possedere doti intellettive, culturali e sociali “super partes”, per esempio tramite la somministrazione di test psico attitudinali a tutti gli studenti durante l’ultimo anno di frequenza della scuola superiore.
E’ altrettanto fondamentale che sia abbandonato il liberismo mercantile, e che s’impedisca alle aziende di crescere, in forza economica, in misura maggiore o similare a quella statale, ciò perché diverrebbero ricattatorie nei confronti della società e dei governi.
kiriosomega